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Filosofia del progetto Phoebis

La nostra filosofia

Phoebis è un folletto che nasce dall’unione di Sole e Luna.

L’ambientazione del mondo di Phoebis, è prevalentemente bucolica, molti sono i richiami al rispetto della natura e ai suoi abitanti, che nella coerenza della filosofia delle favole, hanno vita, quindi sentimenti.

Anche il valore della famiglia è molto sentito in questo progetto, basti pensare che lo stesso Phoebis è figlio e simbolo dell’unione di un amore difficile ma molto dolce, come quello vissuto da Sole e Luna, considerato che la presenza di uno comporta l’assenza dell’altro. Per questo, il servizio, si rivolge alle famiglie cercando di cogliere le esigenze e le peculiarità di ciascun componente, ma accogliendole nella sua completezza e positiva complessità.

Si dice che il “mestiere” dell’essere genitore, non abbia maestri e che non esista alcuna guida; esiste però un patrimonio fatto dell’esperienza di chi è stato genitore prima, di chi lo è contemporaneamente e di studiosi che dedicano la loro vita a cercare di capire le dinamiche e le relazioni che si instaurano all’interno del nucleo familiare.

 

Chi è Phoebis

Phoebis è un folletto che nasce dall’unione di Sole e Luna. Vola su due nuvolette unite da una striscia di arcobaleno e questo è il lato fantastico. Ha comunque sembianze umane, ha dei genitori, degli amici e va persino a scuola, proprio come un bambino. Le sue risa, le sue “birichinate”, il suo pianto, rivelano emozioni vere, che tutti dovrebbero imparare ad accettare e a viverle per quello che sono senza aver paura di sentirsi “diversi”. Nel mondo di Phoebis non mancano elementi o personaggi, con caratteristiche dispettose, ma alla fine il bene trionfa sempre. Phoebis e i suoi amici sono lo sfondo integratore delle strutture che sono punti cardine del progetto.

Attraverso le sue favole, i bambini vengono a contatto con le proposte educative e le attività svolte all’interno della struttura. Questo mondo, nel quale magici folletti, vivono fantastiche avventure, non vuole “scollare” i bambini dalla realtà proiettandoli in un mondo falso e di illusioni, tutt’ altro. Si propone invece di rendere il bambino consapevole dell’esistenza di poter giocare e divertirsi con quel grande tesoro che è la fantasia, dono che più o meno tutti hanno, ma che si può stimolare e allenare a crescere per tornare ad assaporare la semplicità delle cose.

Phoebis, con il suo mondo, non vuole denigrare l’importanza dello sviluppo tecnologico di cui lui stesso vorrebbe usufruire per poter arrivare poi nelle case di tutti e gridare la sua gioia di vivere nell’essere semplicemente sé stessi. Vuole solo ricordare che le emozioni, le tradizioni, i sentimenti fanno parte del patrimonio umano, che non siamo modelli standardizzati che obbediscono alla legge della maggioranza….che siamo persone con i nostri pregi, i nostri difetti e soprattutto con dei doni.

Per Phoebis, viaggiare nella fantasia, non vuol dire costruirsi un mondo parallelo nel quale rifugiarsi nei momenti di sconforto, ma significa vivere un “mondo nel mondo”, attraverso delle chiavi di lettura date o semplicemente risvegliate dentro di noi affinché queste ci aiutino a vivere in modo prezioso e autentico, ogni circostanza reale.

Sembra che il nostro “essere autentici” sia stato da un lato accantonato, dall’altro travolto da un vivere frenetico che non lascia spazio all’espressioni e che, molto spesso, induce ad anticipare tutte le tappe della crescita. Il messaggio di Phoebis è:

Proteggeteci, affinché noi bambini possiamo vivere la nostra infanzia da bambini e non da piccoli adulti!”.